Sin da piccolo sono stato attratto dal suono. Ho sempre giocato con il suono. L’ho imitato, dapprima semplicemente come può fare un bambino, poi l’ho registrato ed in seguito ho cominciato a metterlo in relazione con altri suoni, con l’ambiente ed il movimento. Studiare musica ha rafforzato questo mio interesse. Ho constatato quanto, fra gli elementi sensoriali, il suono e in esso la musica sia il più potente per condizionare, a volte in modo subliminale, uno stato d’animo di una persona o di un gruppo di persone. La sperimentazione sull’uso della musica nello spazio, la forza evocativa dei suoni e la grande attrazione per la verità dell’armonia hanno caratterizzato tutto ciò che ho prodotto negli ultimi 25 anni, dalla musica per il teatro, alla musica per videogames, da quella più commerciale fino alle installazioni e ai flussi sonori per le mostre d’arte laddove non posso prescindere dal legame sincretico/sinestetico tra suono e luce.

La ricerca del “Giusto Suono” è, quindi, l’affascinante e coinvolgente “missione” che costantemente accompagna il mio percorso in questa dimensione infinita.

Lo strumento che ho scelto di studiare a sedici anni, il contrabbasso , mi ha dato la possibilità di coltivare due passioni che ora non distinguo più: la musica colta dalla musica antica al novecento e quella extra colta dal jazz alla musica popolare. Per questo la mia vita di strumentista è stata molto variegata e generalmente mi sono trovato a suonare generi differenti di musica con altrettante tipologie di persone ambienti e situazioni. Oggi sono attento nelle scelte dei progetti che voglio seguire ma ho considerato quel lungo periodo, dove ho suonato di tutto con tutti, una grande chance per arricchire la mia esperienza, per contaminare i miei gusti per incuriosire la mia mente.

Ho avuto la possibilità di trasporre la mia esperienza in alcuni progetti artistici che ho curato sempre con amore e passione talvolta scontrandomi con personaggi politici poco interessati all’arte. Spesso ho avuto riconoscimenti anche istituzionali qualche volta anche inaspettati.

L’esperienza di insegnate per l’università, per il conservatorio e per i licei musicali si aggiunge al percorso musicale ed umano in una sorta di scambio dove sto imparando tante cose …